MASTERPLAN 2037

Il Masterplan, sottoposto a dibattito pubblico, è uno strumento urbanistico volto alla previsione, pianificazione e programmazione degli interventi di sviluppo aeroportuale, propedeutico alla realizzazione delle opere all’interno dei sedimi aeroportuali, delle aree individuate per l’espansione degli scali, nonché delle infrastrutture di collegamento con il territorio.

Il gestore aeroportuale è pertanto tenuto, in primo luogo, a prendere in esame lo stato di fatto dell’aeroporto, il traffico registrato e il contesto territoriale e in secondo luogo, a redigere il Masterplan, che definisce:

  • gli scenari di sviluppo del traffico aereo;
  • i fabbisogni infrastrutturali necessari a rispondere allo sviluppo del traffico;
  • l’assetto urbanistico e infrastrutturale degli interventi previsti;
  • il programma di attuazione degli interventi nel tempo;
  • le risorse economiche necessarie per la loro esecuzione

Inoltre, il Masterplan aeroportuale, nella redazione definitiva a valle del Dibattito pubblico, è corredato dallo Studio di Impatto Ambientale, che illustra e valuta gli effetti ambientali generati dalla crescita del traffico e dalla realizzazione degli interventi programmati .

Gli interventi previsti

Gli interventi descritti all’interno del Masterplan 2037 riguardano sia le infrastrutture di volo e tutto ciò che sta nella cosiddetta area sterile oltre i controlli di sicurezza (airside), sia le strutture aeroportuali che precedono i controlli, come la parte del terminal e la viabilità dei vari edifici a supporto dello scalo (landside)

Le infrastrutture di volo

Il sistema delle piste

Gli interventi previsti hanno l’obiettivo di ottimizzare e potenziare la capacità del sistema esistente, confermando l’assetto infrastrutturale già approvato con il precedente Masterplan 2021. 

Per ciò che riguarda l’infrastruttura di volo, in linea con le previsioni di traffico, si conferma che:

  • la pista principale, così com’è attualmente, che garantisce la necessaria capacità del sistema fino al 2037, e pertanto continuerà a essere utilizzata prevalentemente per atterraggi e decolli;
  • la pista secondaria verrà utilizzata invece come via di rullaggio (taxiway) o come pista di volo in caso di chiusura di quella principale. 

Inoltre, si prevede l’estensione della via di rullaggio (taxiway M), parallela alla pista di volo secondaria, con lo scopo di:

  • servire la nuova area nord-est del sedime aeroportuale, in cui il Masterplan colloca le attività cargo e dei corrieri aerei (courier) e le attività di supporto allo scalo (hangar, piazzola di prova motori, ecc.);
  • ridurre il carico sulle esistenti vie di rullaggio;
  • assicurare la completa intercambiabilità tra le due piste principale e secondaria senza nessuna penalizzazione operativa. 

I piazzali

Per potenziare le infrastrutture di volo, il Masterplan definisce alcune strategie di intervento, quali:

  • l’incremento della capacità del piazzale aeromobili, garantendo il massimo utilizzo dello spazio disponibile;
  • la riorganizzazione dell’area di stazionamento aereo (Apron), per consentire lo sviluppo di nuove aree per le attività di aviazione generale e cargo.

Per far fronte all’incremento delle attività di spedizione e cargo, il Masterplan 2037 prevede pertanto nuovi interventi per la realizzazione di una zona indipendente destinata alla movimentazione delle merci (Courier-city) e l’ampliamento   della zona cargo, da 10.000 mq a 13.600 mq in una prima fase, per poi raggiungere i 21.800 mq nel 2037, con la previsione di nuovi magazzini, varco doganale e aree scoperte per la movimentazione dei mezzi.

Tra le attività prioritarie del nuovo Masterplan vi è senz’altro il riposizionamento dell‘attuale deposito carburanti in un’area decentrata, che offrirà la possibilità di servire il piazzale aeromobili con tubazioni interrate.

All’interno del Masterplan vengono illustrati due scenari alternativi di sviluppo delle infrastrutture di voloche si differenziano per la configurazione (layout) del principale piazzale aeromobili:

  • il primo scenario prevede di sfruttare lo spazio del piazzale aeromobili centrale per aumentare il più possibile il numero di stand necessari alla rotazione degli aerei;
  • mentre il secondo scenario mira ad ottimizzare l’operatività del piazzale e prevede la realizzazione di un’isola di stand a nord del piazzale per il “self manouvering”, ovvero un’area dove gli aeromobili possono operare in autonomia senza l’ausilio di mezzi “push back” per il loro spostamento.

In entrambe le ipotesi, le maggiori aree di intervento sono:

  • l’adeguamento del piazzale centrale attraverso la rotazione degli stand esistenti per l’ottimizzazione della configurazione aeroportuale;
  • l’ampliamento a nord del piazzale, fino alla rotatoria presente in direzione della SS Triestina, per completare quello già realizzato in anni recenti; 
  • la realizzazione della nuova area logistica (Courier city) con la realizzazione di un piazzale dedicato al servizio dell’attività di trasporto merci.
configurazione-2022
Layout previsto 2037 – opzione 2 massima operatività

Le infrastrutture a terra

Il terminal passeggeri

La maggior parte degli interventi sull’aerostazione sono già stati inseriti nel Masterplan vigente e approvato, pertanto vengono confermati anche con il Masterplan 2037.

Il terminal conserverà l’immagine architettonica attuale, ma per soddisfare la crescente domanda di traffico, si prevede di realizzare due nuovi interventi di ampliamento laterali del terminal esistente, sia a nord che a sud dello stesso.

L’ampliamento a nord è destinato alla nuova area per i varchi di sicurezza dello scalo ed ai gates di imbarco per i passeggeri con destinazioni nell’area Schengen; l’ampliamento a sud è destinato invece alle partenze verso paesi extra-Schengen.

Le fasi di sviluppo del terminal passeggeri sono state programmate in più lotti successivi con l’intento di rispondere alla necessità di flessibilità negli interventi di ampliamento in rapporto ai nuovi scenari di traffico passeggeri. 

Nel breve periodo si prevede il potenziamento della digitalizzazione del sistema e la realizzazione di modesti volumi di ampliamento per il miglioramento dei servizi ai passeggeri.

Nelle fasi successive saranno sviluppati gli interventi infrastrutturali sia a nord che a sud del terminal.

Stato di fatto del terminal passeggeri
Fasi successive di sviluppo del terminal passeggeri

L’accessibilità aeroportuale

Save Spa ha elaborato un piano di mobilità a basse emissioni di CO2, con l’obiettivo di azzerare le emissioni climalteranti legate alla mobilità, che sostiene il miglioramento della rete di trasporto pubblico e prevede la decarbonizzazione dei mezzi di trasporto.

Il Piano prevede:

  • una politica di miglioramento delle frequenze e della flotta del trasporto pubblico;
  • piani di comunicazione e incentivi all’utilizzo di mezzi pubblici, condivisi o a zero/bassa emissione di CO2;
  • rivisitazioni tariffarie dei parcheggi per il disincentivo all’utilizzo dell’auto privata.

Il Masterplan ha pertanto l’obiettivo di favorire l’intermodalità implementando un nuovo modello di accessibilità all’aeroporto attraverso:

  • il miglioramento della fruizione del trasporto pubblico che ai viaggiatori verrà presentata tra le prime opzioni disponibili per la mobilità, con un terminal dedicato, ottima accessibilità semplice ed immediata;
  • in particolare, la realizzazione del tracciato ferroviario, che avrà una stazione in aeroporto che consentirà il collegamento alla rete ferroviaria ad Alta Velocità, permetterà l’accessibilità allo scalo anche a viaggiatori che risiedono a notevoli distanze e senza bisogno di utilizzare altri mezzi di collegamento; 
  • l’incentivo alla condivisione dell’auto privata (sharing mobility);
  • il potenziamento del collegamento multimodale terra-acqua e dei collegamenti tra la terraferma e le isole; 
  • la diffusione dei mezzi a basse emissioni;
  • il potenziamento dei percorsi pedonali e ciclo-pedonali;
  • lo sviluppo della rete Advanced Air Mobility (AAM), che prevede l’utilizzo di droni per il trasporto di persone, merci generiche e materiale biomedicale. Per la creazione della rete è necessaria la costruzione di un sistema di vertiporti, che concorrerà a ridurre l’impatto acustico e ambientale e i costi operativi, grazie all’impiego di propulsioni elettriche a batteria od a celle di combustibile ad Idrogeno.
L’accessibilità aeroportuale<br />
Save Spa ha elaborato un piano di mobilità a basse emissioni di CO2, con l’obiettivo di azzerare le emissioni climalteranti legate alla mobilità, che sostiene il miglioramento della rete di trasporto pubblico e prevede la decarbonizzazione dei mezzi di trasporto.<br />
Il Piano prevede:<br />
•	una politica di miglioramento delle frequenze e della flotta del trasporto pubblico;<br />
•	piani di comunicazione e incentivi all’utilizzo di mezzi pubblici, condivisi o a zero/bassa emissione di CO2;<br />
•	rivisitazioni tariffarie dei parcheggi per il disincentivo all’utilizzo dell’auto privata.<br />
Il Masterplan ha pertanto l’obiettivo di favorire l’intermodalità implementando un nuovo modello di accessibilità all'aeroporto attraverso:<br />
·	il miglioramento della fruizione del trasporto pubblico che ai viaggiatori verrà presentata tra le prime opzioni disponibili per la mobilità, con un terminal dedicato, ottima accessibilità semplice ed immediata;<br />
·	in particolare, la realizzazione del tracciato ferroviario, che avrà una stazione in aeroporto che consentirà il collegamento alla rete ferroviaria ad Alta Velocità, permetterà l’accessibilità allo scalo anche a viaggiatori che risiedono a notevoli distanze e senza bisogno di utilizzare altri mezzi di collegamento;<br />
·	l’incentivo alla condivisione dell’auto privata (sharing mobility);<br />
·	il potenziamento del collegamento multimodale terra-acqua e dei collegamenti tra la terraferma e le isole;<br />
·	la diffusione dei mezzi a basse emissioni;<br />
·	il potenziamento dei percorsi pedonali e ciclo-pedonali;<br />
·	lo sviluppo della rete Advanced Air Mobility (AAM), che prevede l’utilizzo di droni per il trasporto di persone, merci generiche e materiale biomedicale. Per la creazione della rete è necessaria la costruzione di un sistema di vertiporti, che concorrerà a ridurre l’impatto acustico e ambientale e i costi operativi, grazie all’impiego di propulsioni elettriche a batteria od a celle di combustibile ad Idrogeno.<br />

Inoltre, sono stati studiati diversi scenari che, rispetto all’andamento effettivo di utilizzo delle auto private e del conseguente fabbisogno di parcheggi (che verrà monitorato nel corso del tempo), prevedono diversi livelli di sviluppo delle aree di sosta, e strutture modulari che possano essere realizzate per fasi in base alla effettiva necessità di ulteriori posti auto.

I principi guida della progettazione

Le linee generali di sviluppo dell’assetto aeroportuale spingono verso una crescita armonica, flessibile e funzionale di tutte le aree dell’aeroporto in ottica di ridurre il più possibile il consumo di suolo e gli impatti ambientali.

La sostenibilità

Il Masterplan definisce una serie di obiettivi di sostenibilità che guidano e orientano in modo trasversale le scelte di sviluppo dello scalo. 

In particolare, il Masterplan si concentra sui seguenti aspetti:

  • contenere l’impatto acustico e ambientale dell’aeroporto sulle aree limitrofe;
  • limitare il consumo di suolo prevedendo il minor numero di nuove infrastrutture e massimizzando l’utilizzo di quelle esistenti, attraverso interventi di potenziamento e miglioramento dell’efficienza operativa; 
  • incentivare l’economia circolare e migliorare la differenziazione e riutilizzo dei rifiuti prodotti;
  • progettare e realizzare l’ampliamento del terminal passeggeri per raggiungere i più alti standard efficienza energetica e di sostenibilità (certificazione LEED);
  • sviluppare una rete di mobilità in grado di offrire al pubblico diverse alternative modali sostenibili, al fine di azzerare le emissioni di CO2;
  • migliorare la sicurezza idraulica, la qualità delle acque immesse nei corpi idrici e massimizzare il recupero dell’acqua come risorsa primaria; 
  • progettare e programmare gli interventi in connessione con i programmi di trasformazione territoriale previsti da altri Enti (come ad esempio: la realizzazione dei collegamenti ciclo-pedonali tra l’aeroporto e il Bosco dello sport).

Per la tutela dell’ambiente, il Masterplan si prefigge di:

  • valorizzare il paesaggio e creare corridoi ecologici per salvaguardare e promuovere la biodiversità;
  • raggiungere una completa decarbonizzazione entro il 2030, implementando strategie green (sistemi di agrivoltaico; produzione di idrogeno verde; utilizzo dell’energia geotermica e sistemi di pompe di calore);
  • azzerare le emissioni nette di CO2 al 2030 attraverso l’utilizzo di sistemi energetici a basso consumo e tecnologie a basso impatto ambientale, provvedendo all’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili.

Il parco agrivoltaico

Il Masterplan prevede di integrare la transizione energetica nello sviluppo delle infrastrutture con l’obiettivo di una completa decarbonizzazione delle attività gestite dalla società aeroportuale entro il 2030.

Per il totale abbattimento delle emissioni di CO2 si prevede una rivalutazione dell’assetto impiantistico complessivo dello scalo, in particolare attraverso la realizzazione di un nuovo parco agrivoltaico per sviluppare una potenza di 49,7 MWp su area di circa 68 ettari.

L’area impiantistica sorgerà su terreni attualmente a destinazione agricola e non sarà posta a diretto contatto con le unità abitative, né con il fiume Dese.

Il posizionamento dei pannelli sarà tale da permettere la coltivazione del terreno sottostante così da consentire all’area di non perdere la propria vocazione agricola.  

Relativamente alle unità abitative, negli attuali lotti agricoli direttamente confinanti, saranno create aree a uso sociale e ricreativo con piste ciclo-pedonali, frutteti, fasce fiorite per favorire la biodiversità e realizzare laboratori didattici. 

Collocazione dell’impianto agrovoltaico, in Ca’ Bolzan
L’impianto a Nidolères in Francia, un modello di integrazione tra coltura e tipologia di disposizione dei moduli

Pianificazione degli interventi

In considerazione degli scenari di traffico studiati, per rispondere al meglio alla richiesta di flessibilità nello sviluppo delle aree aeroportuali, il Masterplan 2037 prevede interventi programmati in più lotti successivi sia per quanto riguarda sia le infrastrutture di volo (airside), sia le sistemazioni di terra (landside).

Per ciascuna delle tre fasi di sviluppo studiate (2027, 2032 e 2037), Save Spa ha prodotto degli elaborati grafici che illustrano la trasformazione complessiva delle aree aeroportuali prevista dal Masterplan.  

Layout aeroportuale complessivo al 2027 - Fase 1
Layout aeroportuale complessivo al 2032 - Fase 2
Layout aeroportuale complessivo al 2037 - Fase 3

Il piano investimenti

Il valore complessivo di investimento stimato ammonta a quasi 2.000 milioni di euro distribuiti nel tempo e programmati per macrocategoria. Di questi, circa 85% sarà di competenza di Save (concessionario), mentre il restante 15% potrebbe essere realizzato da terzi (sub-concessionari).

Gli investimenti sul terminal passeggeri, che rappresenta la categoria più rilevante, avranno luogo a partire dal 2023 e per tutta la durata del Masterplan.

Gli investimenti per la transizione energetica, al secondo posto in termini di valore complessivo, sono distribuiti lungo tutto il periodo e vedono una concentrazione soprattutto negli anni 2026 – 2028.

Gli investimenti per l’intermodalità e per il potenziamento dell’infrastruttura di volo, anch’essi rilevanti, si distribuiscono in modo più uniforme nei 15 anni di durata del Masterplan.