LE RAGIONI DELLA PROPOSTA
L’aeroporto Marco Polo di Venezia, classificato come gate intercontinentale nel Piano Nazionale degli Aeroporti, è il principale scalo del polo aeroportuale del nord-est, che comprende anche gli aeroporti di Verona, Treviso e Brescia.
Complessivamente i quattro scali hanno registrato nel 2019, prima della crisi pandemica, un volume di traffico pari a 18,5 milioni di passeggeri, di cui circa il 63% ha interessato l’Aeroporto di Venezia.
In particolare, l’aeroporto di Venezia ha registrato nel 2019 un flusso di 11,6 milioni di passeggeri, con una crescita del 3,4% rispetto all’anno precedente. La crescita ha interessato in particolare i voli internazionali extra europei con un incremento di circa l’11%.
Nel 2020, a causa dell’emergenza sanitaria da Covid 19, lo scalo ha registrato un drastico calo del traffico, con una flessione di circa il 75% dei voli.
Negli anni successivi il traffico areo è tornato lentamente crescere: nel 2021 si sono registrati 3,5 milioni di passeggeri; nel 2022 circa 9,2 milioni, mentre si stima che nel 2023 possano essere oltre 11 milioni.
Le previsioni del traffico aereo, nel medio-lungo periodo, restituiscono uno scenario di ripresa, che porta ENAC a prevedere, all’interno del Piano Nazionale Aeroporti, un flusso, per l’Aeroporto di Venezia, di circa 20,8 milioni di passeggeri al 2037.
Il potenziamento dei servizi e delle infrastrutture aeroportuali risponde pertanto alla necessità di fare fronte, in modo progressivo, al possibile incremento delle stime di traffico aereo. Pertanto, Save Spa, è tenuta a pianificare una serie di intervertenti per soddisfare la domanda di mobilità crescente, rispettando standard di sicurezza e qualità dei servizi adeguati alle nuove esigenze.
Per far fronte alla possibile crescita del traffico aeroportuale, Save Spa, sottopone a dibattito pubblico le scelte progettuali preliminari per lo sviluppo dell’aeroporto Marco Polo di Venezia, attraverso la condivisione del Masterplan 2023 – 2037, strumento che definisce le linee strategiche di sviluppo aeroportuale.
Gli interventi previsti dal Masterplan 2037, che non prevedono la realizzazione di nuove piste di atterraggio e decollo, saranno realizzati per fasi successive in risposta all’incremento della domanda di mobilità.
L’aeroporto occupa un’area di circa 335 ettari compresi tra la laguna veneta e la terraferma. È situato a 12 km dal centro storico di Venezia e confina, a nord-ovest, con il centro abitato di Tessera. Il territorio limitrofo allo scalo è prevalentemente agricolo con la presenza di centri abitati e insediamenti a carattere produttivo e commerciale.
Le infrastrutture aeroportuali comprendono:
- 2 piste parallele (principale e secondaria, utilizzabili in alternativa l’una all’altra), lunghe rispettivamente 2738 m e 3300 m, e larghe entrambe 45 m;
- 2 piazzali, con una capacità di sosta per 48 aeromobili, dedicati all’aviazione commerciale e 5 all’aviazione generale (piccoli aerei privati; elicotteri; jet; ecc.);
- 1 hangar, collocato sul perimetro ovest del piazzale aeromobili, ove è basata Super Jet
- 1 torre di controllo, ubicata tra la pista e il piazzale aeromobili;
- 1 area cargo di 6.000 mq, collocata a nord-est dell’aerostazione passeggeri, dove vengono svolte le operazioni di ricevimento e immagazzinamento delle merci, e 2 magazzini per il trasporto merci, ubicati a sud dell’aerostazione;
- 800 mq di spazi dedicati all’aviazione generale, posti tra l’area parcheggio aeromobili (lato pista) e la darsena.
L’aerostazione si estende per una superficie di 83.681 mq, per una lunghezza di circa 170 m e una larghezza di circa 122 m, e si articola su tre livelli:
- il piano terra dedicato alla movimentazione dei bagagli e agli arrivi;
- il primo piano riservato alle partenze nazionali e internazionali;
- il secondo piano costituito da spazi per gli uffici delle compagnie aeree e degli Enti di Stato, il business center e le sale vip.